Ci sono tante mamme e bambini, nel massacro di Lampedusa. Uccisi dalla volontà politica, soprattutto europea, di non affrontare l’esodo di questi disperati.

Scappano non per sogni di grandezza ma per disperazione: “Vergogna” ha ripetuto il Papa! I sentimenti sono laceranti e il dolore acuto che provocano annebbia mente e cuore. Fra tutti, noi cerchiamo di far prevalere il dovere della responsabilità.

Due mesi fa, nello stesso luogo e in situazioni simili, i vacanzieri e i bagnanti in ferie, hanno formato una catena umana per soccorrere e aiutare. Oggi più che mai ognuno deve fare la propria parte, in una catena di vicinanza e solidarietà capace di rispondere, e soprattutto prevenire, questi drammi. Solo così possiamo dare dignità al nostro essere cittadini italiani ed europei e, per chi ci crede, cristiani.

La “parte” di Medici con l’Africa Cuamm è stare “con“, per garantire il diritto alla salute. In queste ore di dolore e di lutto sentiamo ancora più forte la determinazione a lavorare nell’Africa Sub Sahariana, a fianco dei più poveri, per garantire dignità di cura e assistenza, in particolare alle mamme ai bambini.

Don Dante Carraro
Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

 


Leggi anche “Non si ripeta per favore”, l’approfondimento a firma di Enrico Materia, esperto di salute globale, pubblicato sull’ultimo numero del bimestrale “èAfrica>

 

(Foto: archivio web)

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