Il contesto
La Sierra Leone è il paese con la mortalità materna più alta al mondo. Circa una mamma su 100 non riesce a sopravvivere alla nascita del suo bambino. In questo drammatico scenario Ebola ha causato ad oggi quasi 4.000 morti. Solo il 7 novembre 2015 il paese è stato dichiarato ebola-free ed ora, accanto alle perdite dirette causate dall’epidemia (la più grave dalla scoperta del virus) ci sono i danni collaterali, che in questa fase emergono con drammaticità e ci chiedono risposte adeguate. Le vittime principali sono gli ospedali e i centri di salute, chiusi per le pesanti perdite di personale sanitario e per la paura del contagio, lasciando intere popolazioni prive di accesso ai servizi sanitari di base.
Cosa vogliamo fare
Medici con l’Africa Cuamm ha deciso di supportare il Princess Christian Maternity Hospital (PCMH) di Freetown, raccogliendo il pressante invito delle autorità sanitarie della Sierra Leone. Si tratta del principale ospedale materno–infantile di Freetown, conta un bacino d’utenza di oltre 1 milione di persone. Con 150 posti letto, quasi 9.000 pazienti ricoverati e oltre 5.000 parti assistiti nel 2014, è l’unica struttura sanitaria del distretto in grado di offrire cure di qualità nelle emergenze ostetriche e neonatali.
Oggi l’ospedale non è più in grado di garantire servizi sanitari in modo continuativo: dopo 3 morti a causa di Ebola, è stato chiuso un reparto e 32 membri dello staff sono stati messi in quarantena. La carenza di farmaci è particolarmente acuta e continua a peggiorare la qualità delle cure.
I buoni risultati ottenuti nel distretto di Pujehun ci incoraggiano tuttavia ad accettare questa enorme sfida. Migliorare la qualità delle cure offerte da un ospedale signifca agire su più fronti:
- inviare personale qualificato, medici specialisti in ostetricia e ginecologia;
- formare lo staff locale, gli studenti di medicina e i tirocinanti attivi in ospedale tramite sedute di training on the job;
- fornire attrezzature e farmaci essenziali, per assicurare gli standard minimi di qualità delle cure offerte;
- sviluppare un efficace sistema di riferimento (trasporto in ambulanza) nella Western Area per le emergenze ostetriche, integrato con le strutture sanitarie minori che sorgono nella zona;
- regolarizzare la disponibilità di elettricità, i servizi di pulizia e lo smaltimento dei rifiuti, per rendere completamente operativa la struttura.
Testimonianze
«Tanto difficile è stato arrivare e mantenere zero nuovi contagi, tanto più sarà arduo risollevare un sistema sanitario piegato dall’uragano Ebola, un impegno che il Cuamm ha fatto proprio e che porta avanti con dedizione e costanza accanto agli eroi di questa battaglia».
Matteo Bottecchia, Country Manager in Sierra Leone
⇒ Leggi la lettera di Don Dante Carraro sulla nuova sfida del Princess Christian Maternity Hospital
Cosa puoi fare
Per il Princess Christian Maternity Hospital con:
20 € supporti la formazione di un operatore sanitario
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40 € doni a una mamma un parto gratuito e assistito
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80 € garantisci al farmaci e attrezzature
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100 € regali a una mamma un parto cesareo
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Per avere il progetto completo
Scrivi a cuamm@cuamm.org