Sabato 13 settembre 2014 a Lui, nello stato sud sudanese del Western Equatoria, erano molte le autorità presenti all’inaugurazione della scuola di Ostetricia annessa all’ospedale, di proprietà della Chiesa locale. Una giornata di festa, colorata dal rosa brillante delle divise indossate da 20 giovani studenti, 12 femmine e 8 maschi, provenienti da 9 dei 10 stati in cui è suddiviso il paese. Li aspettano tre anni di studio, sotto la guida di due tutor e di un gruppo di insegnanti che si avvicenderanno per garantirne la formazione teorica, mentre il personale più qualificato dell’ospedale li supporterà nell’apprendimento teorico.
Ad accoglierli e ospitarli una struttura completamente rinnovata, che include tre aule, un laboratorio, una biblioteca, due dormitori con sala studio, un refettorio, oltre a servizi igienici e lavatoi, tutti spazi dotati di acqua corrente ed energia 24/24 e coperti da connessione internet, riabilitata da Medici con l’Africa Cuamm grazie al sostegno di Cooperazione Italiana, KOFIH (Korea Foundation for International Healthcare) e alla generosità di donatori privati tra i quali: Fondazione Maestri, Francesca Fasolo e Mariella Rigoni, Grafica Veneta spa, Fondazione Rachelina Ambrosini e Parrocchia di San Demetrio Martire insieme alla cittadinanza di Salerno, Ho avuto sete Associazione di volontariato, SINV spa.
Il direttore don Dante Carraro e il team Cuamm a Lui hanno salutato l’apertura della scuola e il lancio formale delle attività formative e cliniche, di fatto avviate a giugno 2014, alla presenza del Ministro della Sanità del governo centrale, per la prima volta in visita a Lui, della Deputy Speaker del Parlamento del Sud Sudan, dell’Arcivescovo della Chiesa episcopale del Sud Sudan, del Chairman della Commissione Nazionale per i Diritti Umani, dei Direttori Generali per la Salute Riproduttiva e per le Risorse Umane del Ministero della Sanità. Presente anche il rappresentante della Cooperazione Italiana a Juba, dr Dario Mariani, oltre alle autorità politiche della Contea di Mundri East e della Payam di Lui, i rappresentanti delle Diocesi di Lui e di Mundri.
“Il più grande tesoro della scuola — racconta Magdalene, acting principal — sono gli studenti. Stiamo formando un gruppo di 20 giovani che sono pronti a lavorare duramente per la loro formazione e per diventare parte della quadra che si occuperà della salute del proprio paese, lottando per ridurre la mortalità materna e neonatale in Sud Sudan”.
“In Sud Sudan – sottolinea don Dante Carraro – c’è una sola ostetrica ogni 20.000 mamme che partoriscono: con questi ragazzi vogliamo dare un grande segnale di speranza per l’unità e la salute di questo paese. Per riuscirci, continuiamo a lavorare nell’ospedale di Lui perché siamo convinti che senza un un buon ospedale non possa esserci una buona scuola!”.
Quello di Lui, supportato da Medici con l’Africa Cuamm dal 2009, è ancora oggi l’unica struttura ospedaliera in tre contee in grado di rispondere a complicanze ostetriche. La scuola di Ostetricia, con l’offerta di un percorso formativo di qualità e la possibilità di fare pratica clinica negli ambulatori e nei reparti ospedalieri, diventa così un indispensabile prerequisito per continuare a garantire buoni standard nell’erogazione dei servizi sanitari, ulteriormente indeboliti dalla situazione di instabilità del paese che, da dicembre 2013, ancora non ha trovato una soluzione concordata tra le parti in conflitto. In questi mesi Medici con l’Africa Cuamm ha continuato a lavorare per garantire la salute in un’ottica di sviluppo, anche andando a rintracciare gli studenti selezionati a novembre 2013 per l’ammissione alla scuola e poi dispersi a causa degli scontri armati.
“Questi ragazzi — ricorda Silvana Rugolotto, cooperante Cuamm e principal della scuola – ci parlavano dei problemi di soldi per riuscire a intraprendere un viaggio di due o tre giorni, reso difficile dalle forti piogge e dalle deviazioni obbligate per motivi di sicurezza, chiusi in autobus sgangherati. Noi li abbiamo seguiti nei loro percorsi uno ad uno, con telefonate o sms, e man mano li chiamavamo per nome. Il loro arrivo a scuola, avvenuto a giugno 2014, ci ha regalato una grande emozione: era bello vederli scendere dall’autobus, con le loro valigie in testa, tutti diversi anche per tratti somatici, a seconda dello stato di provenienza”.
Per questi giovani studenti l’inaugurazione è stata una giornata di festa; per il Cuamm un momento di rilancio, dinanzi alle autorità e ai partner presenti, per intraprendere nuove sfide per la scuola e l’ospedale di Lui:
- assicurare la presenza di tutors e di adeguati supporti didattici;
- garantire un tirocinio formativo qualificato presso l’ospedale;
- migliorare il sistema di riferimento delle emergenze ostetriche anche attraverso un servizio di ambulanza;
- assicurare il personale sanitario sud sudanese e i fondi per la manutenzione e il rinnovamento della struttura.