Per la prima volta quest’anno si celebra in Italia la Giornata della salute della donna: per portare l’attenzione su prevenzione e cure e difendere il ruolo fondamentale che le donne rivestono nella famiglia e nella comunità, in Italia come in ogni paese del mondo.

Noi di Medici con l’Africa Cuamm ogni giorno celebriamo le donne, aiutandole a diventare madri e impegnandoci a proteggerle in uno dei momenti più delicati della propria vita, la maternità. Nei 7 paesi africani in cui siamo presenti sempre più spesso ci troviamo ad assistere donne molto giovani, ragazze adolescenti che si trovano ad affrontare gravidanza e parto prima dei 18 anni, con conseguenze sociali, psicologiche e anche fisiche non indifferenti.

 

Dai matrimoni precoci alle teen-pregnancies

D’altronde le previsioni demografiche parlano chiaro: gli abitanti del pianeta supereranno la soglia dei 9 miliardi nel 2050, un incremento che vede il contributo forte dei paesi in via di sviluppo. Nel 2009 si contavano oltre 1,2 miliardi di adolescenti in tutto il mondo di età compresa tra i 10 ed i 19 anni, a rappresentare poco meno del 20% della popolazione mondiale. La maggior parte di essi, vive attualmente nei paesi a basse risorse, in particolare in regioni africane come Nigeria, Etiopia e Tanzania.

L’aumento dei giovani inclusi nella fascia dei 10 – 19 anni ha dato luogo a nuove problematiche da dover affrontare e se possibile prevenire. Le cosiddette teen pregnancies –gravidanze in età adolescenziale – sono in aumento: sono più di 16 milioni le ragazze in tutto il mondo che diventano madri in un’età compresa dai 15 ai 19 anni e altrettante che hanno la loro prima gravidanza sotto i 15 anni.

 

A sud del Sahara

Nei paesi dell’Africa a sud del Sahara il fenomeno di gravidanza precoce è molto spesso dovuto a matrimoni “obbligati” in giovanissima età: sono quasi 120 milioni le ragazze africane costrette a sposarsi prima dei 18 anni, e se guardiamo al Mozambico la situazione si fa ancora più drammatica, con una percentuale di matrimoni prima dei 18 anni del 48,2%.  A ciò si aggiunge una scarsa o nulla educazione sessuale e pianificazione familiare.

Anche le situazioni di emergenza e crisi, come avvenuto in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola, possono portare a conseguenze sulle ragazze più giovani. Ci spiega Giovanna De Meneghi, del nostro staff a Freetown, come

«questa situazione di forte stress sociale e mancanza delle normali reti di protezione ha costretto le adolescenti a “offrirsi” in cambio di protezione e cibo, acuendo così non solo il  tasso nazionale, già molto alto, di violenza di genere, ma anche il tasso di gravidanze fra le adolescenti». (Continua a leggere la sua testimonianza)

In questo quadro allarmante la Strategia Globale per la salute delle donne e dei bambini, lanciata dal Segretario generale delle Nazioni Unite nel 2010, ha sottolineato l’importanza di affrontare la salute e il benessere delle adolescenti

 

Complicanze ostetriche nelle adolescenti

I rischi che una gravidanza precoce comporta sono molti, sia per la mamma che per il bambino: casi di eclampsia, endometrite puerperale, infezioni e rischi di taglio cesareo. Soprattutto, le complicanze ostetriche sono una delle maggiori cause di morte nelle adolescenti.

Uno studio che abbiamo recentemente svolto in Sierra Leone porta all’attenzione un dato importante: il 31% delle complicanze ostetriche registrate nel distretto di Pujehun riguarda ragazze tra i 13 e i 19 anni, con fenomeni quali eclampsia, sepsi o danni da travaglio prolungato.  Anche le conseguenze che derivano dagli aborti possono incidere sulla salute delle ragazze (approfondisci i dati presentati il 16 marzo 2016 a Freetown).

In Mozambico oltre all’intervento strettamente sanitario, in collaborazione con le autorità locali e nazionali, sosteniamo 6 ambulatori specifici per giovani adolescenti. Si chiamano SAAJ – Servicios Amigos dos Adolescentes e si rivolgono alla popolazione compresa tra i 10 e i 14 anni, al fine di migliorare l’educazione alla salute, offrire consulenze sulla salute riproduttiva e sessuale degli adolescenti, fornire visite in gravidanza pre e post natale, educare circa la cura dell’HIV e la sua contraccezione.

 

Le ricadute sociali

A ciò va aggiunto che i costi della gravidanza precoce si contano anche a livello sociale: le ragazze che rimangono incinte, infatti, non possono concludere il percorso di istruzione, limitando così le competenze e le opportunità di trovare un futuro solido.

Spesso inoltre, se non sposate, vanno incontro all’emarginazione sociale, trovandosi in condizioni di indigenza. E ancora, le gravidanze precoci portano con sé spesso il rischio di contrarre l’HIV. In Mozambico sono l’11,5% i casi di HIV registrati tra i 15 e i 29 anni, e il numero di test diagnostici fatti in età adolescenziale è in aumento continuo.

Continueremo a fare la nostra parte accanto alle giovani donne, pilastro della comunità del futuro.

 

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