In questi giorni nelle regioni di Simiyu e Ruvuma sono state rese operative sette unità malnutriti, che nei prossimi anni accoglieranno per il trattamento i bambini affetti da malnutrizione acuta severa. Sono 106.000 i bambini che soffrono di malnutrizione acuta severa stimati in Tanzania e 2,7 milioni quelli che soffrono di malnutrizione cronica: la forma meno evidente, ma ugualmente dannosa, perché causa ritardi nella crescita e nello sviluppo cognitivo, con ripercussioni sull’intera vita dei bambini.
«Nelle nuove unità malnutriti – spiega Vincenza Lorusso, capo del progetto di intervento – i bambini malnutriti potranno finalmente essere trattati in condizioni adeguate, separati dal resto dei pazienti. È un importante passo avanti, perché nelle regioni in cui stiamo lavorando spesso negli ospedali non c’è nemmeno un reparto di pediatria e i piccoli malnutriti venivano messi insieme agli adulti, pur essendo estremamente fragili e vulnerabili».
Con il progetto “Next Generation Program” vogliamo puntare proprio alla lotta simultanea contro entrambi i tipi di malnutrizione (cronica e acuta severa), per dimostrare che investendo sulla sensibilizzazione, la crescita e lo sviluppo, oltre che su un intervento sanitario adeguato, si possono ottenere migliori risultati con un’ottimizzazione delle risorse impiegate. In quest’ottica si inserisce la riabilitazione delle sette unità malnutriti, che sono solo un tassello di un progetto molto più ampio.
«La sensazione – continua Vincenza Lorusso – è che nelle regioni in cui stiamo intervenendo le cose cambiano, vanno avanti: la Tanzania cresce. Stiamo lavorando con il governo e tutti i partner per portare l’attenzione sul tema della malnutrizione. A volte il cibo c’è, ma è la non conoscenza o lo stile di vita delle mamme, tutto il giorno impegnate a lavorare nei campi, a causare la malnutrizione. La gente sta imparando ad usare alimenti di cui ignorava il valore alimentare. Ci sono anche dei dati incoraggianti: da agosto 2016 i bambini malnutriti gravi che siamo riusciti ad intercettare sono cresciuti in maniera lineare, arrivando a 436 a dicembre 2016, e anche il tasso di cura è aumentato, dal 53% al 76%. Dati che ci danno carica ed ottimismo e che potranno di certo aumentare di molto grazie alle 7 nuove unità malnutriti!»
La lotta alla malnutrizione è al centro del nostro nuovo programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni”, che vuole garantire il parto sicuro e l’assistenza nutrizionale per le donne e i lori figli nel periodo che va dall’inizio della gravidanza ai primi due anni di vita dei bambini.
Anche tu puoi fare la tua parte contro la malnutrizione
Per esempio, con 150 € assicuri un trattamento completo ad un bambino malnutrito.
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