La consapevolezza crescente dell’importanza che la Salute globale riveste nel percorso dei giovani medici ha portato a inserire proposte di formazione internazionale in numerosi corsi di studio in medicina, pre e post laurea. L’obiettivo è formare una classe medica del futuro che sia multiculturale e consapevole delle dinamiche globali, anche in campo sanitario.
Nonostante i benefici di questi programmi, quello che manca è la possibilità per gli specializzandi di fare esperienze di lavoro sul campo nei paesi a risorse limitate, essenziale per sviluppare le competenze in medicina internazionale. Un’eccezione è rappresentata dal programma JPO (Junior Project Officer) nato dalla collaborazione tra la Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Padova e la ONG Medici con l’Africa Cuamm.
Il programma prevede un percorso di formazione per specializzandi, con la possibilità di spendere successivamente un periodo di formazione sul campo dai 6 ai 12 mesi in uno degli ospedali nei quali Cuamm opera, in Etiopia o in Mozambico.
L’articolo, pubblicato nel 2014 dall’Italian Journal of Pediatrics, descrive la messa in atto del progetto tra il 2006 e il 2012, che ha visto la presenza sul campo di 14 specializzandi. Gli autori, tra i promotori del progetto per le due parti, intendono così fornire un valido esempio dell’importanza di programmi di questo genere e stimolare il dibattito in materia, incoraggiando altre scuole di specializzazione pediatrica a offrire simili opportunità di formazione sul campo.