La mortalità neonatale in Mozambico è di 34/1000 nati vivi e costituisce circa il 35% delle morti di bambini sotto i cinque anni di età. Circa un quarto di queste morti neonatali può essere ricondotto a eventi collegati al parto e in particolare alla respirazione. Nei casi in cui i neonati non inizino una respirazione spontanea, infatti, si rende necessario l’intervento del personale sanitario che in paesi con poche risorse non sempre è preparato per gestirle.
Ciò evidenzia l’importanza della formazione di professionisti sanitari capaci di gestire le emergenze neonatali.
Lo studio condotto nel 2014 nell’ospedale centrale di Beira, in Mozambico, ha valutato l’intervento del personale sanitario responsabile della sala parto (16 ostetriche) prima e dopo aver seguito una giornata di formazione sulla rianimazione neonatale.
La valutazione è stata fatta con una metodologia nuova per un contesto a risorse limitate: una webcam ha registrato, per l’intero periodo di ricerca, le attività delle sale parto, riprendendo gli interventi delle 16 ostetriche dell’ospedale su 100 neonati (50 interventi prima del corso di formazione, 50 dopo).
Sebbene gli standard raccomandati non siano stati pienamente raggiunti né per la pratica applicata né per i tempi di intervento, si è rilevato un miglioramento di tutte le pratiche della rianimazione applicate dopo aver seguito il corso di formazione: gli step iniziali di rianimazione (corretto posizionamento della testa, preparazione del materiale, ecc.) hanno raggiunto un punteggio del 44% (prima del corso: 33%); è migliorato l’uso e posizionamento della maschera dell’ossigeno (dal 20% al 40%); è migliorata la pratica della rianimazione cardiotoracica da 0 a 20%.