L’anemia è un problema di salute pubblica mondiale molto diffusa e le donne in età fertile sembrano essere maggiormente esposte al rischio di contrarre la malattia. La prevalenza varia in base alla regione geografica, con un picco significativo in Africa, dove il 57% delle donne in gravidanza sono anche anemiche. A questa malattia vengono associati parto pretermine, carenza di ferro nel bambino, mortalità materna e del neonato.
Lo studio ha l’obiettivo di identificare i fattori principali legati all’anemia moderata e grave tra le donne in età riproduttiva in Tanzania.
Alcuni fattori che incidono sulla diffusione della malattia sono da ricercare nel luogo di residenza, nell’istruzione e nel livello di ricchezza della donna e della propria famiglia. Anche la mancanza di servizi igienici può aumentare il rischio di anemia tra le donne nel periodo della gravidanza.
Le visite e le cure prenatali possono essere una buona opportunità di prevenzione. Eppure, anche se il 98% delle donne incinte in Tanzania frequentano l’assistenza prenatale, solo il 59% riceve integratori di ferro e il 68% riceve cure contro lo malaria durante queste visite (NBS & ICF Macro 2011). Il sistema sanitario dunque deve essere rafforzato per ridurre queste occasioni mancate per la prevenzione e il controllo dell’anemia. Occorre inoltre una maggior sensibilizzazione per la prevenzione della malattia, con un particolare riferimento alle donne con scarsa istruzione o prive di adeguate strutture igienico-sanitarie.