Gli indicatori sanitari del Sud Sudan sono tra i più poveri del mondo a causa di un sistema sanitario fragile e di una combinazione di fattori socio-culturali, economici e politici. Obiettivo dello studio è stata l’identificazione degli ostacoli all’utilizzo del parto presso centri sanitari, nella contea di Rumbek Nord.

I dati sono stati raccolti tramite 14 focus group, che hanno coinvolto 169 donne e 45 uomini, e 18 interviste agli informatori chiave, quali i leader della comunità, gli operatori delle strutture sanitarie, le assistenti tradizionali al parto e il personale del reparto di salute della contea.

Emergono quattro categorie di ostacoli:

  1. Problemi relativi all’accesso e alla mancanza di risorse: la lunga distanza per raggiungere le strutture sanitarie, la mancanza di mezzi di trasporto adeguati, i fenomeni di inondazione che ostacolano il viaggio e i pagamenti da versare per i servizi di parto.
  2. Le questioni relative al contesto socio-culturale e di conflitto in cui versa il paese: l’insicurezza, l’influenza del marito sulla moglie, la mancanza di preparazione alla nascita della futura madre, la cultura locale.
  3. La percezione della donna di gravidanza e parto: i benefici del parto istituzionale sconosciuti alla popolazione, la percezione del parto come un fenomeno semplice e a basso rischio che non necessita di cure e controlli, la distanza dalla famiglia, i problemi di privacy durante il parto e la paura del taglio cesareo.
  4. La percezione circa la qualità delle cure: l’inadeguatezza delle infrastrutture sanitarie.

Alcuni dei fattori citati sono al di fuori della portata del settore sanitario e richiedono dunque un approccio d’intervento multi-settoriale che possa garantire un accesso al parto sicuro e che accompagni adeguatamente le donne durante tutto il ciclo della gravidanza e del parto.