Nell’Africa sub-Sahariana la bassa qualità nell’assistenza al parto colpisce principalmente le donne povere. Maggiore qualità è disponibile nelle strutture sanitarie in grado di fornire la gestione delle complicanze ostetriche, comprese le trasfusioni di sangue e i cesarei. Lo studio aveva l’obiettivo di esplorare se le case di attesa (Maternity Waiting Homes – MWHs) possano essere uno strumento per avvicinare le donne povere ai servizi ostetrici che offrono maggiore qualità.
Lo studio si è svolto nel distretto di Iringa, un’area rurale degli altipiani meridionali della Tanzania, con un unico ospedale in grado di affrontare tutte le complicanze del parto. Sono state intervistate 1072 donne che avevano partorito nell’ospedale. Il 31,3% di esse hanno soggiornato nelle case di attesa prima del parto. Dall’analisi multivariata dei dati è emerso che la casa di attesa viene utilizzata preferenzialmente dalle donne più povere rispetto a quelle abbienti. Il secondo fattore significativo per l’utilizzo della casa di attesa è la distanza casa-ospedale: l’utilizzo cresce l’aumentare della distanza. Rimediare al gap di equità nella mortalità materna e neonatale in Africa richiede misure urgenti. Tra queste, dovrebbe essere promosso l’uso delle case di attesa per avvicinare le povere rurali alle strutture sanitarie che offrono maggior qualità nell’assistenza al parto.