L’aplasia cutis congenita (ACC) è una malattia rara caratterizzata dall’assenza congenita di tutti gli strati della pelle. Solitamente il cuoio capelluto è la zona più colpita dalla malattia, tuttavia anche altre parti del corpo possono esserne coinvolte.

Ad oggi la gestione dell’ACC in un neonato è ancora problematica poiché non è stato ancora diagnosticato un trattamento sicuro ed efficace. Le operazioni, inoltre, risultano essere particolarmente difficoltose nei paesi a basso reddito a causa dell’assenza di medici specializzati, di strumenti diagnostici e di medicamenti immediati.

Lo studio riporta il caso clinico di una vasta aplasia in un bambino nato da una madre sieropositiva e sotto cura di farmaci antiretrovirali, individuati come i possibili agenti di causa della malattia nel neonato. Il trattamento conservativo non è stato sufficiente a garantire la sopravvivenza del piccolo paziente.

Il caso mette in luce ancora una volta la necessità di migliorare la salute materna e infantile nei paesi a risorse limitate, per garantire la possibilità di un approccio terapeutico più appropriato nel caso di aplasia cutis congenita.