Molte parole sono state dette in questo 2015 attorno al tema del cibo. Tante le riflessioni, numerose le persone coinvolte. A poche settimane dalla chiusura di Expo, evento che ha catalizzato la nostra attenzione nei mesi scorsi e convogliato milioni di persone nel nostro paese, Medici con l’Africa Cuamm lancia un progetto concreto di lotta alla malnutrizione. Dove? In Tanzania.
Sono partiti il 1° dicembre 2 nuovi interventi. Finanziati da Unicef e Ciff (Children investment fund foundation), che interessano quattro regioni della Tanzania (Iringa, Njombe, Simiyu e Ruvuma) con il coinvolgimento delle autorità governative e le comunitarie locali.
Sono circa 340.000 i bambini affetti da malnutrizione acuta moderata e 105.000 quelli colpiti da malnutrizione acuta severa in questo paese. Secondo un’indagine ufficiale realizzata dal governo della Tanzania, il 3,8% dei bambini sotto i cinque anni è affetto da malnutrizione acuta globale (GAM: Global Acute Malnutrition) e lo 0,9% soffre di malnutrizione grave acuta (SAM: Severe Acute Malnutrition). La malnutrizione acuta si ha quando mancano cibo e sono poche le calorie introdotte e per lo squilibrio dei singoli nutrienti (es. carenza proteica). Per quanto riguarda invece la malnutrizione cronica (stunting), il 34,7% dei bambini sotto i 5 anni ne sarebbe affetto. Questo tipo di malnutrizione ha origine già durante la gravidanza e prosegue per le cattive pratiche alimentari della madre. Ulteriori cause sono da ricercare anche nella carenza di acqua pulita per la preparazione dei cibi e nelle condizioni igienico sanitarie nel luogo in cui vive il bambino, che è continuamente a rischio di infezioni gastrointestinali, soprattutto nei primi due anni di vita, periodo cruciale per lo sviluppo fisico e psicomotorio.
L’intervento di Medici con l’Africa Cuamm mira a:
- aumentare le buone pratiche nutrizionali delle mamme in gravidanza e dei bambini fino ai due anni;
- promuovere tra le persone che si prendono cura dei bambini nelle comunità (donne soprattutto) le buone pratiche igieniche e nutrizionali;
- Supportare i centri di salute e gli ospedali nell’identificazione e trattamento dei bambini affetti da malnutrizione acuta severa e moderata.
Il Cuamm intende agire come già sperimentato a Iringa e Njombe in precedenti progetti:
- Supportando i team di operatori sanitari degli ospedali e dei centri sanitari periferici nell’individuazione e nel trattamento di bambini con malnutrizione di tipo cronico e acuto.
- Affiancando ai team di operatori sanitari un’equipe di CHWs (Community Health Workers), veri e propri operatori socio-sanitari riconosciuti dalle autorità locali, che svolgono un ruolo fondamentale di collegamento tra i centri di salute e i villaggi, che spesso in Tanzania sono separati da lunghe distanze e strade accidentate.
L’approccio del CUAMM porta due innovazioni importanti: l’integrazione tra attività degli ospedali e dei centri sanitari con la rete dei CHWs e l’integrazione tra attività a favore dei bambini malnutriti acuti (bambini con gravi condizioni sanitarie) e lotta alla malnutrizione cronica (bambini che presentano un deficit nello sviluppo valutato con la ratio peso/altezza).
Inoltre i programmi seguiranno le donne gravide al fine di valutare e assicurare un corretto stato nutrizionale durante la gravidanza ed i neonati/bambini per i primi 1.000 giorni di vita, importantissimi per lo sviluppo fisico ed intellettivo del neonato.
Nelle regioni di Simiyu (nel nord) e di Ruvuma (nel sud), dove i problemi sono differenti ed esistono soprattutto grandi difficoltà nell’approvvigionamento alimentare, Medici con l’Africa Cuamm si sta impegnando a sviluppare azioni di salute preventiva e curativa, andando a intervenire direttamente presso le comunità locali.