La provincia di Sofala è tra le più povere del Mozambico e fin dal 1992 costituisce un’area strategica per l’intervento di Medici con l’Africa Cuamm, che supporta l’Ospedale Centrale di Beira e il distretto sanitario della città. Proprio a Beira, la seconda città del paese per numero di abitanti, il Cuamm si impegna per sostenere la salute di mamme e bambini, per migliorare la qualità dell’assistenza ostetrica e neonatale in ospedale e in 10 centri di salute.
Per esempio, nel 2014 è stato attivato il servizio di “madre canguro” presso il centro di salute di Munhava, con la riabilitazione della sala vaccinazioni. Presso la comunità, i membri dell’associazione Kuplumussana hanno seguito e ricondotto alla terapia antiretrovirale le donne e i bambini sieropositivi che per varie difficoltà l’avevano interrotta. A loro sono stati offerti educazione sanitaria, sostegno psicologico e alimentare. In tutto sono state coinvolte 1.773 donne incinte e 1.149 bambini.
In parallelo continua l’attività di sensibilizzazione su salute riproduttiva, gravidanze precoci e violenza domestica nei giovani, presso le scuole e nelle comunità, grazie agli attivisti che svolgono sessioni di formazione e performance di teatro interattive. Nel corso del 2014 presso i centri di salute di Macurungo, Munhava e Ponta Gea è stato inaugurato il Servizio amico di giovani e adolescenti (Saaj), un consultorio che nel corso del 2014 ha assistito quasi 16.500 ragazzi e ragazze.
Dal 2004 il Cuamm sostiene anche e la Facoltà di Scienze della Salute dell’Università Cattolica del Mozambico per formare nuovi medici, oltre che in appoggio alle attività di ricerca scientifica: è stato creato un gruppo di lavoro misto Cuamm – Centro per la ricerca dell’UCM che sta lavorando su sei protocolli di ricerca. Nel 2015 sono state realizzate 7 missioni brevi di specialisti del Cuamm con incarico di docenza presso la Facoltà.
I progetti
- Formazione di medici in Mozambico
- Tutela della salute materna e neonatale a Beira
- HIV/AIDS: prevenzione e cura