L’IMPEGNO PER LA SALUTE
DI MAMME E BAMBINI
E PER LA FORMAZIONE
DEL PERSONALE SANITARIO
AFRICANO

L’IMPEGNO PER LA SALUTE
DI MAMME E BAMBINI
E PER LA FORMAZIONE
DEL PERSONALE SANITARIO
AFRICANO

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PRIMA LE MAMME
E I BAMBINI

La nostra missione è stare con i più poveri, quelli che “non contano”, come mamme e bambini. Con questo programma volevamo indicare una priorità, e anche un’evidenza: se prima si curano le mamme e i bambini, poi si avranno adulti sani, in grado di provvedere a se stessi, alla propria famiglia e a tutta la comunità. Anzitutto il nostro impegno si è concentrato sul garantire alle future mamme un parto assistito e sicuro: tramite il servizio di trasporto gratuito le abbiamo messe in condizione di raggiungere le strutture sanitarie più vicine per effettuare le visite prenatali e per poi partorire in strutture adeguate con il sostegno di personale qualificato.
Abbiamo cominciato da 4 Paesi dell’Africa sub-sahariana con un impegno economico di 5 milioni di euro e l’obiettivo di assistere 125.000 persone. Nel corso del quinquennio l’abbiamo superato assistendo quasi 135.000 parti.

PRIMA LE MAMME
E I BAMBINI
1.000 DI QUESTI
GIORNI

La sfida che ci ha impegnato nei successivi cinque anni con più Paesi, più mamme e bambini e per più tempo: l’intervento si è ampliato a 10 ospedali in 7 Paesi, abbracciando i primi 1.000 giorni che vanno dall’inizio della gravidanza fino al secondo anno di vita del bambino, con un’attenzione particolare al tema della nutrizione. L’obiettivo erano 1.200.000 visite pre e post natali, 320.000 parti assistiti e 10.000 bambini malnutriti gravi trattati.

Abbiamo raggiunto il risultato di 331.178 parti e oltre 10.000 bambini malnutriti gravi trattati. Ma c’è ancora molto da fare, perché è inaccettabile che nel XXI secolo si muoia ancora di parto e di malnutrizione infantile.

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PRIMA LE MAMME
E I BAMBINI.
PERSONE
E COMPETENZE

Il nuovo programma si caratterizza per l’impegno a consolidare la cura di mamme e bambini nei primi 1.000 giorni di vita e a promuovere lo sviluppo delle risorse umane e delle competenze: sono gli operatori il motore fondamentale del miglioramento dei servizi e dei sistemi sanitari. Per migliorare l’accesso e la qualità delle cure, in particolare di quelli materno-infantili, ma anche per dare garanzia di sostenibilità e continuità nel tempo in 8 Paesi, 14 ospedali e territori circostanti, in 5 anni di intervento.

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PRIMA LE MAMME E I BAMBINI.
LA SFIDA CONTINUA

UN GRANDE
PROGRAMMA,

UN CRESCENDO DI
OBIETTIVI, RISULTATI
E PROSPETTIVE

Con il programma Prima le mamme e i bambini, nel 2012, si è avviato un percorso: inizialmente centrato sul garantire alle mamme il parto sicuro
e assistito, poi esteso al tema della nutrizione, promuovendo lo sviluppo anche cognitivo del bambino nei primi 1.000 giorni di vita.
La nuova fase, “Persone e competenze”, compie un ulteriore passo: colmare la scarsità e l’inadeguata distribuzione delle risorse sanitarie, mettendo al centro la formazione.

PERSONE E
COMPETENZE

Oggi in Africa, ogni 1.000 abitanti, si stimano 10 infermiere/ ostetriche e 0,34 medici. In partica, fuori dalla formalità delle statistiche, nemmeno uno.

Per continuare a garantire accesso e qualità dei servizi materni e infantili sono fondamentali le risorse sanitarie qualificate, la cui scarsità e inadeguata distribuzione incidono negativamente sui servizi sanitari dei contesti in via di sviluppo.
La pandemia di Covid-19 ha costretto alla chiusura di scuole e Università con un ulteriore impatto negativo sulla quantità e qualità della formazione sanitaria. Inoltre il personale sanitario locale, in questi anni, ha subìto un forte aggravio dei carichi di lavoro unita ad una scarsa disponibilità di strumenti di protezione (dai dpi ai vaccini).

Per questa ragione il nuovo programma “Prima le mamme e i bambini. Persone e competenze” mette al centro lo sviluppo del capitale umano come miglioramento dei sistemi sanitari e, di conseguenza, dell’accesso e della qualità dei servizi materno-infantili e come fattore determinante per renderli sostenibili e duraturi nel tempo.

FORMARE
PER CURARE

La cura della mamma e del bambino durante il parto e nel periodo che va dal concepimento ai primi due anni vita (i primi 1.000 giorni) è supportata con interventi puntuali che sono resi possibili attraverso il rafforzamento del sistema sanitario e la formazione del personale locale.

9 SCUOLE DI FORMAZIONE LOCALI

  • St. Luke College of Nursing and Midwifery dell’Ospedale di Wolisso, Etiopia
  • Tutoraggio degli specializzandi etiopi della Scuola di specialità in ortopedia dell’Ospedale Universitario St. Paul di Addis Abeba, Etiopia
  • Tutoraggio di studenti di medicina e specializzandi in pediatria presso l’Ospedale Centrale di Beira, Mozambico
  • Tutoraggio degli specializzandi in ostetricia e ginecologia dell’Università della Sierra Leone presso il PCMH
  • Scuola di formazione professionale dell’Ospedale di Rumbek, Sud Sudan
  • Scuola di Formazione per ostetriche, Ospedale di Lui, Sud Sudan
  • Tutoraggio degli specializzandi in Pediatria dell’Università di Bangui, Repubblica Centrafricana
  • Tutoraggio degli specializzandi in ostetricia e ginecologia, pediatria e medicina interna dell’Università di Dodoma, Tanzania
  • Scuola di Formazione per infermiere ed ostetriche dell’Ospedale St. Kizito di Matany, Uganda

UN PONTE
TRA ITALIA
E AFRICA

In collaborazione con la CRUI “Conferenza dei rettori delle università italiane” e le scuole di specialità di numerose università, sono inviati specializzandi italiani a Chiulo in Angola, a Wolisso in Etiopia, a Beira in Mozambico, al Princess Christian Maternity Hospital di Freetown e a Pujehun in Sierra Leone, a Tosamaganga in Tanzania, al Complexe Hospitalier Universitaire Pédiatrique di Bangui in Repubblica Centrafricana e ad Aber in Uganda.
La loro formazione dura in media sei mesi e vengono seguiti da un tutor qualificato nella specialità.

In particolare, seguendo il loro percorso formativo, svilupperanno temi di ricerca operativa che potranno diventare oggetto di tesi di specialità e articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali.
In questo modo si chiuderà il ciclo che va dalla pratica manageriale e clinica, alla valutazione dei risultati, fino alla produzione di buone pratiche cliniche e organizzative.

Ospedale di Chiulo
3 Centri di salute
Ospedale di Wolisso
Ospedale Gambella
20 Centri di salute
Ospedale di Montepuez
Ospedale di Beira
8 Centri di Salute
Ospedale pediatrico
di Bangui
Ospedale di Pujehun
Ospedale PCMH
di Freetown
13 CHC
(Community Health Centers).
Ospedale di Rumbek
Ospedale di Yirol
Ospedale di Lui
10 centri e 30 unità sanitarie

Ospedale
di Tosamaganga
6 Centri di Salute

Ospedale di Matany
Ospedale di Aber
26 Centri di Salute

MEDICI CON L’AFRICA
CUAMM

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti.

Oggi Medici con l’Africa Cuamm interviene in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana: Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda. Impegna circa 4.500 operatori tra europei e africani che si spendono perché l’accesso alla cura sia garantito a tutti, specie ai più poveri. Sostiene 23 ospedali e 80 distretti con interventi di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi, alle malattie croniche, e di management ospedaliero. Investe sui giovani in Italia e in Africa, formando medici, infermieri, ostetriche, operatori di comunità e si impegna perché anche dal più piccolo villaggio si possa raggiungere in sicurezza un centro di salute o un ospedale con un adeguato collegamento tra i diversi livelli di assistenza.

«Con il vostro lavoro sul suolo africano non avete soltanto contribuito al miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo di quei popoli. Ma avete format  enerazioni di medici e di cittadini capaci di portare con sé, nell’attività quotidiana, in Italia o all’estero, quell’irripetibile bagaglio di umanità, di solidarietà, di competenza appreso sul campo».

5 novembre 2016, Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana

«Medici con l’Africa Cuamm è in Mozambico già dal 1978, solo tre anni dopo la nostra indipendenza, e ci ha sostenuto nell’attuazione delle nostre strategie. Il Cuamm ha questa particolarità di lavorare insieme al Governo: ancora una volta vi ringrazio a nome di tutto il popolo mozambicano e a mio nome personale».

9 novembre 2019, Nazira Vali Abdula Ministro della Salute del Mozambico

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